“George sà reagire ad una manciata di parole (e sceglie di ignorarne almeno altrettante) ma il nostro rapporto ha luogo quasi del tutto al di fuori del linguaggio. Sembra avere pensieri ed emozioni. A volte penso di capirli, ma spesso non è così. Come una fotografia, non può dire che cosa mi lascia vedere. E’ un segreto incarnato. E a mia volta devo essere una fotografia per lui”.
tratto da “Se niente importa. Perchè mangiamo gli animali?” di Jonathan Safran Foer – ed. Guanda 2010.